Dopo sedici giornate sempre in testa, con due giornate d’anticipo, la squadra di coach Badioli conquista la vetta e l’ accesso ai playoff
promozione.
Un vuoto troppo silenzioso regnava da tempo in casa Avis. Gli ultimi anni erano stati costellati da medaglie di legno, al massimo di bronzo. Mai un argento, figurarsi l’oro, quello solo con il pensiero, mai con l’azione in campo. Sabato 20 aprile, davanti al pubblico di casa, quel vuoto è diventato gioia, stupore, fragore. Una melodia assordante ha invaso il palazzetto. La Seconda Divisione aveva vinto il campionato.
Un’avventura iniziata il 20 dicembre. La prima vittoria ( 0-3) contro la Monteschiavo Jesi. La prima battuta d’arresto a Senigallia contro l’Us ( 3-2), senza però mai perdere la vetta. Ancora vittorie. Seconda sconfitta in Ancona contro la Conero Volley neanche una settimana fa.
Un 3-0 pesante come un macigno. Un risultato che ha risvegliato animi inebriati dal troppo profumo di una vittoria scontata. Un risultato che ha riavvicinato la Cral Amuchina Falconara, portandola da meno sette a meno quattro. Sabato scorso lo scontro diretto, lassù dove l’aria diventa sottile. La prima contro la seconda. Il Corinaldo non voleva mollare il ruolo da protagonista, non proprio adesso. Un 3-1 insindacabile ha confermato l’egemonia corinaldese. Una dolce potente sinfonia ha tramortito le falconaresi.
” Siamo primi nel girone, matematicamente e con due giornate d’ anticipo. Questo risultato merita una celebrazione? Si,
con un “Brave!”, non una parola in più. Aver ottenuto l’ingresso ai playoff non è sufficiente per festeggiare o autocelebrarsi- le prime parole di coach Badioli.
“Il regolamento di Seconda Divisione prevede che il cammino sia ancora impervio: innanzitutto il primo spareggio; tra l’11 e il 16 maggio si svolgeranno le gare di andata e ritorno per determinare chi potrà ambire alla promozione, poi ci sarà un girone a tre in cui le prime due classificate verranno promosse in Prima Divisione. Dobbiamo ancora affrontare un primo, difficile ostacolo. Tutto ciò che abbiamo fatto finora ha contribuito a renderci consapevoli della nostra forza”.
Una classica maratona si conclude tagliato il traguardo. Non questa. Questa è più lunga. Il traguardo è ancora più lontano. Ci vuole ancora più tenacia. Il Corinaldo non sarà da solo. Ma non dovrà temere nessuno. Sabato 11 maggio sarà un nuovo inizio, in attesa di sapere chi sarà la squadra da battere.